Presa di posizione dell'avvocato generale della Corte di Giustizia europea: i provider non hanno alcun obbligo nei processi civili di consegnare alle major i nomi dei propri utenti accusati di far un uso illegale del P2P.
Secondo l'avvocato generale, la presunzione di colpevolezza non basta per obbligare gli ISP a spifferare tutto sui propri utenti, risultando quindi valida la posizione espressa in tribunale dal provider spagnolo che ha ribattuto alla richiesta dei discografici sostenendo che sia possibile condividere tali dati con soggetti terzi solo in caso di indagini per crimini gravi o di pubblica sicurezza, e non certo per illeciti civili.
Il parere di Kokott non è vincolante, ma dovrebbe fungere da autorevole consiglio legale nell'ambito della causa intentata da Promusicae, associazione discografica spagnola, contro il provider Telefonica.
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