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Windows preinstallato, class action per i rimborsi
Data: Martedì, 25 gennaio 11 ore 15,01
Argomento: Microsoft


L'Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori (ADUC) ha depositato una class action contro Microsoft presso il tribunale di Milano riguardante il tema, a molti caro, del rimborso del costo delle licenze di Windows preinstallate sui PC.

"Da tempo avevamo lanciato una campagna di adesioni per il rimborso del sistema operativo Windows (OEM) preinstallato nella quasi totalità dei computer che si acquistano. Adesso, grazie al lavoro di un pool di avvocati e tecnici informatici che collaborano con la nostra associazione (avv.ti Carlo Piana, Claudia Moretti, Annamaria Fasulo, Emmanuela Bertucci e Dott. Guglielmo Troiano e Marco Pieraccioli) la questione sarà affrontata con la class action, prevista dall'art. 140 bis del Codice al consumo", ha scritto l'associazione in un comunicato stampa.

Secondo l'ADUC la vicenda riguarda tutti coloro che acquistano un PC e vi trovano all'interno uno o più prodotti software che non intendono usare. "Alla prima accensione del computer appare una schermata - la licenza OEM Windows - che invita a sottoscrivere il contratto d'uso del programma, avvertendo che, nel caso non si intenda utilizzarlo, è possibile procedere alla restituzione e al rimborso rivolgendosi al produttore dell'hardware. Nulla di male, se non fosse che raramente le case produttrici dei PC ottemperano a questo obbligo contrattuale. Molte frappongono ostacoli pratici, altre ritengono che la faccenda riguardi solo l'acquirente e Microsoft", ha scritto l'ADUC.

"Anche noi crediamo che, pur non essendo il produttore dell'hardware incolpevole, la principale responsabile dell'inadempimento è Microsoft stessa, che usa la propria posizione di forza sul mercato per diffondere i propri prodotti in modo illegittimo, ai danni degli utenti e della concorrenza", ha affermato l'ADUC. Nei prossimi mesi ci sarà la prima udienza, in cui il Collegio milanese deciderà sull'ammissibilità dell'azione collettiva. "Se, come speriamo, l'esito fosse positivo, chi si troverà nelle condizioni per aderire alla causa, potrà farlo, anche personalmente, con apposito atto di adesione".

La decisione di rivolgere le proprie attenzioni contro il colosso di Redmond segue quella che è stata definita una causa pilota contro HP presso il tribunale di Firenze. L'associazione vinse, anche in appello, una disputa contro il produttore computer che si era rifiutato di offrire un rimborso a coloro che non volevano usufruire della licenza Windows preinstallata sul sistema. Un precedente importante, che però non ha portato a cause contro altri OEM (produttori di PC), bensì a questo atto contro Microsoft.

Fonte e articolo completo: Toms Hardware







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