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Windows Xp: e se il fine vita non arrivasse nel 2014?
Data: Martedì, 18 dicembre 12 ore 09,12
Argomento: Microsoft


Fantascenari, ma non troppo. Se tra sedici mesi la percentuale di macchine con a bordo il decano dei sistemi operativi fosse ancora rilevante, prudenza vorrebbe estenderne ulteriormente il supporto. Per amor di sicurezza. Ma c'è chi dice no.

Microsoft staccherà definitivamente la spina a Windows XP l'8 aprile 2014, così come da tempo annunciato. Da quella data in avanti, il sistema operativo del colosso di Redmond sarà "posto nel dimenticatoio": l'azienda non lo supporterà più astendendosi dal rilasciare aggiornamenti e, soprattutto, patch per la risoluzione delle problematiche di sicurezza.

In forza del suo vasto utilizzo a livello mondiale (secondo le statistiche di NetApplications aggiornate al mese di novembre 2012 il sistema operativo sarebbe installato ancora sul 40% delle macchine), i vertici di Microsoft decisero a suo tempo di ampliare ulteriormente il periodo di supporto "extended" di Windows XP portandolo, appunto, sino al mese di aprile 2014.

La data cerchiata in rosso sul calendario sembrava più che sufficiente, soprattutto considerando la massiccia diffusione di Windows 7 ed i progetti legati al neoarrivato Windows 8. Eppure, secondo alcuni osservatori quella data potrebbe essere nuovamente messa in discussione.

A sostenerlo è Michael Cherry, analista presso Directions on Microsoft, una società che offre consulenza ed informazioni sulle tecnologie Microsoft, sui piani di sviluppo dei vari prodotti software e sulle politiche di licenza.

"Cosa accadrebbe se un problema di sicurezza scoperto in Windows XP dovesse portare, ad esempio, a tutta una serie di attacchi DoS condotti in Rete su vasta scala?", ha ipotizzato Cherry. L'analista ritiene che Windows XP possa ancora "tenere" per oltre un anno e la percentuale di utenti che continueranno ad adoperare il sistema operativo possa essere, a metà 2014, ancora piuttosto rilevante. "In questo scenario si avrebbe a che fare con una crisi mondiale. Sono sicuro che Microsoft saprà fare la scelta migliore".

Cherry prevede, quindi, che anche nel caso in cui la data di ritiro del sistema operativo "highlander" non venisse posposta, Microsoft continuerà a rilasciare aggiornamenti per sanare le vulnerabilità più critiche che venissero a galla.

John Pescatore, analista presso Gartner, non è dello stesso avviso: "Microsoft deve tracciare una linea di demarcazione. Windows XP è stato già supportato più di qualsiasi altro sistema operativo".

Fonte: Michele Nasi 01Net







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